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Santa Maria al Monte

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Il 12 settembre Festa di Santa Maria al Monte.

Anche quest’anno saranno in migliaia i pellegrini che faranno visita alla chiesetta settecentesca, che sorge a 500 metri d’altitudine, immersa nel verde, ristrutturata nel ’57 grazie a nonna Carmela Picarelli. È proprio lei ad aver rappresentato l’anima della festa per molti anni insieme ad altri abitanti del luogo, devoti alla Madonna, così come Luigi Luongo, detto il bijoux della montagna. Ancora una volta in un luogo simbolo del culto della Madonna per la gente dell’intera isola, si rinnoverà la tradizione nel segno della preghiera, della devozione e dello stare bene insieme. Ritornano alla mente le indimenticabili giornate passate con i Nonni, con le zie, con gli amici eredi delle famiglie storiche che un tempo popolavano l’area pedemontana di Forio.

Gente di terra, umili contadini, ma con un forte senso dell’amicizia. E così trascorrevano le giornate a giocare a carte, a cercare funghi, a raccogliere legna per cucinare ma anche per accendere il tradizionale falò a Punta Callotta per salutare dall’alto Forio e “comunicare” con quelli che erano rimasti in Paese. Non c’era il telefono e men che meno il telefono cellulare, l’acqua era quella della cisterna raccolta durante le piogge invernali e la luce, per i più fortunati, era quella dell’impianto a gas o del gruppo elettrogeno, ma per molti era ancora quella delle candele.

Chi aveva la fortuna di avere la casa o di essere ospite di qualche amico saliva qualche giorno prima della festa (si saliva solo a piedi) per i preparativi, per l’addobbo della Chiesa, ma i più salivano la notte prima della festa e trovavano rifugio nelle selve adiacenti la Chiesa. Non si dormiva, il gioco preferito era quello di svegliare chi tentava di addormentarsi, magari con una bella “cuscinata” e cominciava la battaglia.

La giornata della Festa trascorreva nel segno dell’accoglienza, dell’amicizia, della tradizioni, del Culto della Madonna. In Chiesa si susseguivano le Celebrazioni eucaristiche ed a mezzogiorno la Processione fino a Punta Callotta con il Santissimo Sacramento, il canto del Regina Coeli e la Benedizione. Al termine della celebrazione, sul sagrato, vengono allestiti banchetti in cui è possibile degustare in allegria pasta e fagioli, coniglio, carne alla brace e tante leccornie preparate da signore volenterose.

Ancora oggi la tradizione continua con altrettanto entusiasmo, i tempi sono cambiati, ma l’energia ed il richiamo che viene da quella Chiesa per molti di noi è rimasto quello di un tempo. Sarà la nostalgia, saranno i bei ricordi della nostra infanzia, sarà la devozione alla Madonna, sarà la voglia di trasmettere una bella tradizione ai nostri figli, ma è sempre bello ritornare in quella Chiesa su quel Monte.

Info

Parroco: Don Pasquale Sferratore
Via Bocca - Forio
Chiesetta secentesca fondata dai fratelli Sportiello con accanto un piccolo eremo, oggi trasformato in abitazione. Intorno al 1930 la chiesa, dopo secoli di attività, veniva abbandonata e destinata a ricovero per animali e deposito legna. Tutto questo fino a quando un ex monaco di San Nicola all’Epomeo si attivò per ripristinarne il culto. In breve tempo riuscì ad aprirla, completamente ristrutturata, abbellita e fornita d’arredi. Ci fu una grande festa d’inaugurazione e da allora, il 12 settembre, S. Maria al Monte diventa meta di pellegrinaggio. La chiesa negli ultimi anni è stata mantenuta dalla famiglia di Carmelina Picarelli erede dei vecchi proprietari e da suo marito Scipione Di Meglio. Clicca su Chiesa di S. Maria al Monte per altre info.

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