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Torre Quattrocchi

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Descrizione

Situata di fronte alla chiesa di S. Maria di Loreto, è soprannominata Torre dei Quattrocchi perché su ogni lato presenta una feritoia. Realizzata in muratura di tufo, è a pianta quadrata e a tre piani. Il piano terra, inclinato a scarpa, presenta un rivestimento a finto bugnato rimaneggiato, gli altri due a finto mattone. Gli spigoli sono rinforzati con pietre di tufo sagomato a blocchi che conservano il rivestimento a finto bugnato. Lungo il coronamento sporgente della torre, sostenuto da mensole collegate da voltine, si aprono feritoie alternate a caditoie . Su un blocco di pietra al centro dell'arco del portale si legge l'iscrizione "A.D. 1792" e al di sopra è uno stemma nobiliare in marmo (probabilmente della famiglia proprietaria della torre in quel periodo) raffigurante un elmo e due leoni rampanti ai lati di un albero. La torre è inglobata in un palazzo: all'interno del cortile, una scala semiaperta collega il piano terra, adattato ad androne del palazzo, con il primo livello; scale interne in legno collegano i piani superiori e la copertura. Dal cortile dell'omonimo palazzo adiacente parte una scala semiaperta che conduce al piano della torre, dal quale, poi, si accede ai piani superiori per le scale interne di legno.
Proseguendo ancora e svoltando a destra per la salita di Via Card. Luigi Lavitrano dopo aver camminato per circa 100 mt. Sulla destra della piccola piazzetta, ha inizio via Casa Patalano. Dopo appena 20 mt. di fronte vi è la relativa Torre ottimamente restaurata nel 1933.
La torre è visibile, per la posizione relativamente elevata, sia dalle vie litoranee, sia dall’interno del paese: aiutano a rintracciarne la posizione due alte palme che crescono nel cortile interno, e che compaiono in quasi tutte le immagini che la comprendono.

Notizie storico-critiche

La torre di corso Umberto fu edificata come torre di difesa e di rifugio dalle incursioni piratesche, all'interno del nucleo abitativo costituitosi nel XIV sec. intorno alla chiesa di S. Maria di Loreto. Verso la metà del XV secolo il villaggio di Forio era già in piena espansione e dal primitivo insediamento sul colle chiamato "Castello a roccio" presso la vetusta chiesa parrocchiale di San Vito (XIVsec.) dovette verificarsi uno spostamento verso il mare, nella zona intorno alla chiesa di S. Maria di Loreto (XVI sec.) ove si stabilì, infatti, un cospicuo nucleo abitativo. Per la sua ubicazione, esposta ai pericoli delle scorrerie corsare, si concentrò un nutrito complesso di torri di difesa. La torre di corso Umberto, per le ragioni sopra accennate, fu costruita nella seconda metà del XVI sec., più ampia rispetto alle altre. Fa parte della serie di circa dieci torri quadrate costruite tra le case per offrire riparo alla popolazione in caso di scorrerie. Adattata poi ad abitazione privata, è l'unica torre nominata da D'Ascia (1867) insieme al Torrione: lo studioso la segnala come la torre più recente e la dice appartenente alla famiglia Migliaccio. Ex residenza del medico svizzero Chevalley de Rivaz, almeno dagli anni Trenta è di proprietà della famiglia Morgera.
Mappa Torre Quattrocchi

Info

Indirizzo: Corso Umberto, 9.
Comune: 80075 - Forio.
Cronologia: seconda metà del XVI secolo.
Destinazione originaria: torre di difesa e rifugio.
Destinazione attuale: abitazione.
Proprietà: privata (di Chevally de Rivaz Morgera).
Leggi di tutela: 1497 del 1939.
Pianta: quadrata.
Copertura: piana a terrazzo.
Volte o solai: volta a padiglione.
Scale: scala in legno ed a chiocciola.
Tecniche murarie: muratura in pietrame di tufo intonacata.
Pavimenti: mattone cotto.
Decorazioni esterne: toro e mensole in pietra lavica, stucchi decorativi.
Strutture sotterranee: cantine.
Stato di conservazione: buono

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